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Ebbrezza, euforia, estasi. Gambe leggere nella loro nudità corrono nel sottobosco. Piedi e zoccoli calpestano il muschio e battono le pietre. Luci notturne rischiarano col peltro le ombre della selva. Esili fanciulle, vestite di pelli di cerbiatto, coronate d'edera, cinte di serpenti, danzano e cantano. Fauni e ninfe le seguono, parodiando e ridendo. Cuccioli di lupo succhiano latte dai loro seni. Lo straniero, il predicatore dalle guance rosate e dai boccoli d'oro, le sprona eccitandole. Nelle mani stringono pannocchie e con esse percuotano le rocce, dalle quali comincia a sgorgare la rossa bevanda. Poi cingono i tirsi d'edera e si saziano del miele che ne sgorga abbondante. |
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